venerdì 6 aprile 2007

Economia dell'eolico.

Un generatore eolico, chiavi in mano, costa circa mille euro per kilowatt di potenza istallata. Per 5 MW costerebbe 5 milioni di euro.
Può sembrare tanto, ma vediamo quanto produce.

5 MW x 4000 ore = 20.000.000 kwh/all'anno (kilowattora)

Considerando un prezzo di vendita dell’energia, compresi i certificati verdi del protocollo di Kyoto, di 20 centesimi di euro al kwh, si ha :

20.000.000 x 0,20 = 4.000.000 di euro all’anno !

In poco più di un anno si ripaga. Poi produce un reddito di 4 milioni di euro ogni anno, per trent’anni !
La mia è una stima prudenziale, perché i generatori già in funzione, o in progetto, (nei siti più adatti), producono anche il doppio !

Pensate a un Comune di 2000÷5000 abitanti, che, con due pali soltanto,avrebbe un reddito annuo di 8.000.000 di euro, per sempre ! ( 16 miliardi di lire all'anno! ).

Quante cose si possono fare, per il Comune e per i Cittadini, con questi soldi ?

3 commenti:

franco pioli ha detto...

Complimenti per il tuo blog e per gli argomenti con cui lo rendi di grande interesse per tutti. Ho già provato a inserire un post ma, per qualche stranezza, non sono riuscito a pubblicarlo. Sostanzialmente intendevo manifestare la mia totale condivisione agli argomenti da te portati per l'energia eolica, come energia alternativa di primaria importanza sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista ambientale. Purtroppo la maggior parte degli pseudo-ambientalisti (non sempre in buona fede, visto che difendono interessi propri e concreti) identifica ambiente con paesaggio e questo lo porta a trascurare il fatto che ogni milione di kwh prodotti con l'eolico ci fanno risparmiare 220-230 tep (tonnellate equivalenti petrolio) con i benefici ambientali nemmeno considerati. Devi sapere che Italia Nostra (che proprio nostra non è) è capace di ricorrere addirittura al TAR contro le pale eoliche, come ha fatto per Scansano, un comune in provincia di Grosseto che ha già montato 10 aerogeneratori da 2,0 Mw/cad, capaci di fornire energia per almeno 20-30.000 persone ed ha costretto ad un referendum il comune di Montescudaio in provincia di Pisa (hanno vinto i favorevoli con il 69% dei voti) che, con tale iniziativa, ha costretto Italia Nostra al silenzio.
Di esempi ce ne sarebbero parecchi ma quello che si può dire è che l'Italia non è ancora pronta ad affrontare seriamente queste problematiche che, per il resto dell'Europa, sono state risolte, senza alcuna protesta non meno di 20 anni fa. La stessa Spagna ha già raggiunto il 30% di produzione di energia eolica rispetto al totale fabbisogno, quando noi siamo appena al 6%.
A proposito, come già avevo detto nell'altro commento che non mi è riuscito a rendere pubblico, il kwh compreso dei certificati verdi ha un valore di 0,20 euro e non di 0,20 centesimi di euro. I conti fatti comunque tornano.
Rinnovandoti i complimenti ti saluto e ti ringrazio per gli argomenti trattati e spero vivamente che la partecipazione attiva a questa iniziativa raggiunga le punte auspicate. Ciao a presto.
Franco Pioli
Grosseto 23 aprile 2007

Anonimo ha detto...

Salve a tutti, solo alcune precisazioni. Il valore del Kwh dato dai certificati verdi è di circa 12 centesimi, mentre il Kwh di energia è scambiato all'ingrosso a circa 4 centesimi, Si arriva a cira 16 centesimi il kwh. Inoltre le 4000 ore di produzione sono veramente esagerate, credetemi. Non arrivaimo a circa 3000 ore equivalenti nei siti con buona ventosità. Quindi a conti fatti, una torre da 5Meuro si ripaga in circa 4 anni. E' comunque un periodo più che ragionevole in ambito imprenditoriale. Altra piccola precisazione: i certificati verdi vengono emessi per i primi 8 anni di produzione e non per tutti i 20/25 anni di vita media di una macchina standard.

Francesco Valori ha detto...

Ringrazio Ernesto per l'attenzione.
Ma ribadisco che i miei dati provengono da fonti ufficiali e istituzionali.
Per i certificati verdi, i prezzi pubblicati dal GSE per il 2006 sono di 12,5 cent. di euro/kwh, mentre i prezzi di vendita, sempre per il 2006, sono compresi tra 7,5 (minimo) e 9,5 cent. di euro/kwh. (Elaborazione APER su dati AEEG).
Prezzi quindi superiori ai 20 cent, di euro, da me stimati.
Inoltre, la durata dei certificati verdi, che prima era di 8 anni, è stata portata, con Dlg. 152 del 2006, a 12 anni. E si avvia a diventare "perenne", come sarebbe giusto.
Per quanto riguarda le ore di funzionamento, la tua stima può essere valida per l'Italia peninsulare. Ma in Sardegna, nei tre impianti che vedo dalla mia finestra, le eliche non si fermano MAI : 8766 ore all'anno !
Certo, non tutti i siti potranno essere così, ma in ogni caso, la convenienza economica è assicurata.
Anche se oggi è più corretto parlare di Costo sociale dell'energia, comprensivo quindi, delle ricadute negative che i combustibili fossili hanno sulla salute umana e sul clima (emissioni di CO2).
Salute a tutti.