martedì 26 aprile 2011

Api per sempre.


Da alcuni anni si parla spesso delle api che “scompaiono” misteriosamente e, apparentemente, senza motivo.
Non so quale sia la vera causa delle gravi perdite di alveari che affliggono il mondo apistico, ma un rimedio c’è : un po’ per caso ( informazione continua), un po’ per fortuna ( scelta dei prodotti giusti ), non ho mai avuto “sparizioni”, come è successo a molti altri apicoltori.

Secondo me, le api scompaiono a causa della varroa.
L'acaro non può essere sconfitto ( fino ad oggi, non esistono trattamenti risolutivi ), per cui è necessario tenerlo sotto controllo.

Fondamentale è diventato il trattamento estivo (alla fine del raccolto di miele), con il Timolo in gel.
Non si tratta, secondo me, di un semplice antivarroa, ma di qualcosa di più complesso e più efficace : muore gran parte della varroa, ma oltre a ciò, serve anche a ripulire l'alveare da funghi, batteri e quant’altro sia dannoso per le api.
Si deve fare, al più tardi, ai primi di agosto : la temperatura è quella giusta per un’evaporazione completa del Timolo e una sua diffusione in tutto l’alveare.
Ai primi di settembre le api iniziano una nuova espansione della covata, con le diffuse fioriture autunnali ( in Sardegna : inula viscosa, tra le altre, ma se piove presto, ci saranno una marea di fiori, tra cui la ruchetta e il rosmarino ).

Il Timolo è permesso anche in apicoltura biologica, per cui con una stagione propizia, si possono fare raccolti autunnali di profumatissimo miele : di inula, di ruchetta e rosmarino, amaro di corbezzolo.

Inoltre, le api sono messe nella condizione ottimale per l’invernamento.
Se gli alveari sono stracolmi di api, sarà assicurata una nuova annata di abbondanza.

A dicembre un secondo trattamento con acido ossalico, garantirà la sopravvivenza dei nostri cari insetti.
E garantirà anche il consumatore, perché l’acido ossalico, a dispetto del nome, è un acido organico, una sostanza assolutamente naturale e diffusa anche in molte verdure che mangiamo quotidianamente. E’ presente naturalmente anche nel miele, in piccole quantità, che non cambiano significativamente con i trattamenti antivarroa. Inoltre, nel miele prodotto nella stagione successiva, i residui sono praticamente assenti.
Una produzione, quindi, in linea con i parametri del Biologico.
Da preferire l’acido ossalico acquistato in farmacia, rispetto a quello industriale : il risparmio non vale la candela ( se fatta con … pura cera d’api !).
In attesa, speriamo presto, delle api resistenti naturalmente alla varroa ….