domenica 25 ottobre 2015

Arteriosclerosi.


L'arteriosclerosi è l'invecchiamento delle arterie che compare, generalmente, con l'avanzare dell'età, ma può manifestarsi anche nei giovani. Consiste nell'indurimento delle pareti arteriose a causa dell'accumulo di tessuto fibroso (rigido) a scapito di quello elastico.
Se le arterie sono rigide e non più elastiche, perdono la capacità di dilatarsi in base alla richiesta di sangue dell'organismo e rendono più difficoltosa la circolazione del sangue stesso.
Un’ora di sonno in più, fa diminuire del 40% la calcificazione delle arterie : ma come si fa a dormire, se il sonno anziano è difficile ?
Anche l'eccesso di vit. D può provocare la calcificazione delle arterie e pressione minima bassa.
Inoltre, Calcio e vitamina D, senza la vitamina K2, possono essere pericolosi.

Ma che cosa è la vitamina K2 ?
La vitamina K2 (vitamina liposolubile) è un nutriente essenziale che fa parte del gruppo delle vitamine K conosciute soprattutto per gli effetti regolatori sulla coagulazione del sangue da parte della vitamina K1 (K deriva dall’iniziale del termine Koagulation).
La vitamina K1, che si trova negli ortaggi a foglia verde e nei grassi animali, va direttamente al fegato e aiuta a mantenere ottimale il sistema di coagulazione del sangue.
Recenti, invece, sono le acquisizioni sulla Vit. K2.
La vitamina K2 (menachinone) ha la funzione principale di consentire al calcio assunto con l’alimentazione e circolante nel sangue di non depositarsi nelle arterie e in genere nei tessuti molli (come rene, articolazioni, tendini, cuore e cervello) e di depositarsi invece preferenzialmente a livello osseo. La conseguenza è un diminuito rischio di formazione di “placche” calcifiche nelle arterie e un miglioramento della calcificazione ossea (recenti ricerche suggeriscono anche una possibile diminuzione del rischio di lesioni artritiche e della malattia di Alzheimer).

La vitamina K2 avrebbe quindi un effetto di protezione cardiovascolare, osteoporotica e di prevenzione (Alzheimer, calcificazioni diffuse e artrite).

La vitamina K2 è in grado di attivare una proteina che impedisce al Calcio circolante nel sangue (specie se in eccesso) di depositarsi in forma di cristalli nella parete arteriosa e di formare così, insieme al colesterolo, placche aterosclerotiche che possono occludere i vasi e costituire rischio di trombosi.
La vitamina K2 è prodotta, nella sua forma più attiva, dai batteri presenti a livello intestinale. Viene quindi assorbita dalla parete intestinale (sia nel colon che nella parte terminale del tenue) e passa nella circolazione generale dove svolge le sue funzioni. Nella sua forma meno bioattiva è presente nella carne e derivati animali (uova, latte, yogurt intero) : una volta introdotta con l’alimentazione viene trasformata dai batteri intestinali nella forma più funzionale.
La vitamina K2 attiva, inoltre, un ormone proteico chiamato osteocalcina e prodotto dagli osteoblasti, necessario per legare il calcio alla matrice dell’osso. L’osteocalcina sembra aiutare a prevenire il deposito del calcio sulle pareti delle arterie.
In altre parole, senza l’aiuto della vitamina K2, il Calcio (che la vitamina D fa entrare) potrebbe essere dannoso, perché potrebbe aumentare il deposito nelle arterie coronariche, invece che nelle ossa.
Prendere Calcio e vitamina D  in carenza di vitamina K2 potrebbe essere peggio che non prenderli, come dimostrato da una meta-analisi che collega l’integrazione di calcio agli attacchi cardiaci.
Questa meta-analisi analizza studi relativi all’integrazione di solo calcio, senza nutrienti complementari quali magnesio, vitamina D e vitamina K2 che aiutano a mantenere l’organismo in equilibrio.
In assenza di questi importanti cofattori, il calcio può avere effetti negativi, come l’accumulo nelle arterie coronariche, avviando un’eccessiva coagulazione e provocando attacchi cardiaci. Quindi, se si ha intenzione di prendere del calcio, è necessario assicurarsi che sia in equilibrio con la vitamina D e la vitamina K2.

La vitamina K2 è presente negli alimenti fermentati, in particolare nei formaggi fermentati e nel natto (cibo giapponese, che ne è di gran lunga la fonte più ricca).
Si trova anche nelle verdure fermentate (germogli), nella maionese, nel formaggio Brie, nella ricotta di pecora, nel tuorlo d'uovo, nel fegato e in tutti i formaggi stagionati.
Ci sono anche integratori (100 µg/die). (Solgar, 35 euro)
Un eccesso potrebbe favorire eczema e acne.

giovedì 22 ottobre 2015

Aterosclerosi.


L'aterosclerosi è l'infiammazione cronica delle arterie che può causare la formazione di placche (ateromi), che restringono il lume arterioso rendendo più difficile la circolazione del sangue.
Un rischio ulteriore viene dalle placche, che si possono staccare e causare ischemia e infarto.
Esselstyn sostiene che con il colesterolo < 150 mg/dl, ottenuto con una dieta esclusivamente vegana, le placche delle arterie si riducono, fino alla guarigione.
(Esselstyn. Guarire dalle malattie cardiache. Macro ed. 2013.).
Ma senza essere così integralisti, si può migliorare notevolmente la situazione con una alimentazione meno restrittiva e più sostenibile, come indicato più avanti.
L'arteriosclerosi e l'aterosclerosi favoriscono l’infarto.

L'aterosclerosi nasce e peggiora con l’infiammazione.Come tutte le malattie del tipo Th1.
Si cura con : Omega 3, vit. A, Curcumina, Sole, attività fisica, dieta vegana.
Più in generale, con un'alimentazione del tipo Th2.

Le placche delle arterie (aterosclerosi) possono essere ripulite con :
2. Uva rossa e vino rosso.
3. Flavonoidi, quercetina, resveratrolo (e alimenti che li contengono).
4. Fragole, lamponi, mirtilli, more (antociani).
5. Mele (con la buccia) e agrumi (con parte bianca) : contengono pectina.
6. Spinaci, bietole e lattuga verde (contengono luteina).
7. Omega 3 (fluidificanti).
8. Olio d’oliva. Miele.
9. Pomodori : contengono licopene (che ha un forte effetto sulla placca) e carotenoidi.
10. Melegrane. Castagne. Albicocche.
11. Peperoncino.
12. Bromelina (ananas).
(Contengono tutti antiossidanti, del tipo Th2)

13. Attività fisica, ogni giorno.
14. E' consigliabile ridurre i “grassi vegetali” saturi (di palma, di cocco, ecc.) e quelli idrogenati. Ridurre anche i grassi animali.
No, quindi, a : biscotti, merendine, creme al cioccolato, fette biscottate, gelati, ecc.

Vino rosso e arterie.
I polifenoli, contenuti nella frutta rossa, riducono l'aggregazione delle piastrine, rilassano le arterie agendo sulla liberazione di ossido nitrico (vasorilassante fisiologico) e riducono l'ossidazione delle lipoproteine (vini rossi e invecchiati).
Gli antociani (contenuti anche nelle more, nei mirtilli, nelle fragole, ecc.) aumentano la resistenza delle vene e dei capillari; migliorano la sensibilità della retina; aiutano nelle infezioni (cistiti).
Il vino rosso è consigliato ai pasti.
Possibili effetti collaterali (oltre a quelli dovuti all'eccesso) : mal di testa, gonfiore intestinale, reflusso, ecc.

lunedì 12 ottobre 2015

Alzheimer : prevenzione.


Scusa, Francesco, sai dirmi come si chiama quel tedesco che mi piace tanto ?
- Alzheimer, nonna.”

1. Causato, forse, da scarso afflusso di sangue al cervello.
2. Aterosclerosi dell’arteria carotide interna. E’ l’infiammazione, a fare la differenza. I processi infiammatori causano la morte dei neuroni.
3. Può essere, quindi, una malattia infiammatoria del tipo Th1.
4. Ridurre l'infiammazione con la vit. D3, con Omega 3 (pesci grassi), l’aspirina, la Curcumina , olive, aglio, rosmarino, gli estrogeni (legumi), cannella.
Sembra, anche con l’insulina.
Il rischio di Alzheimer potrebbe essere ridotto con antiossidanti nella dieta. In particolare, il resveratrolo e la quercetina : si trovano nella frutta rossa e nel vino rosso.
5) Fa bene ogni cosa che fluidifica il sangue.
6) Mangiare meno Calcio.
7) La carenza di Ferro sembra aumentare il rischio (?)
8) L'eccesso di Ferro aumenta l'infiammazione.
9) Far lavorare le meningi, dicono, aumenta le connessioni tra i neuroni e può rallentare la malattia, ma secondo me, è soltanto un palliativo.
Per conservare il cervello perfettamente funzionante, non conta il passato o l’esercizio intellettuale, ma conta soltanto l’alimentazione. Che deve essere del tipo Th2.
10. Socializzare fa bene, mentre una brutta caduta può anticipare la malattia.
Coltivare relazioni sociali sembrerebbe diminuire il rischio di Alzheimer e allungherebbe la vita.

11. L'Alzheimer sarebbe favorito da alcuni farmaci (tra i quali, gli anticolinergici, le benzodiazepine e, forse, gli antipertensivi).
C'è anche una relazione tra ipertensione e A. : se fossero i farmaci contro l’ipertensione ?

Secondo una ricerca americana ( AGI Salute del 05/06/2009), la Curcumina mostra una elevata attività nei confronti delle placche beta-amiloidi.
Nei topi affetti da malattia indotta, la Curcumina faceva sparire completamente le placche, o ne impediva il formarsi, in via preventiva.
La Curcumina stimola i macrofagi ad eliminare la proteina beta-amiloide, responsabile dei danni cerebrali.

Cura preventiva :
Harpagophytum e/o Curcumina e/o Omega 3 , a giorni alterni. Camminare o fare sport, tutti i giorni.
La curcumina fluidifica il sangue, e può peggiorare l’ulcera gastrica.
Anche gli omega 3 e l'harpagophytum : attenzione!

Fa bene anche Il-6 : guarisce l’Alzheimer nei topi. (Rimuove la beta-amiloide!)
Viene prodotta dai muscoli, con l’attività fisica. (induce >>Th2)

Uperzina A : ( Huperzia serrata ). Anch'essa sembra funzionare contro l’ Alzheimer. Si trova come integratore.

Contro una malattia così devastante, e finché la Medicina non troverà una cura efficace, ogni piccola cosa che aiuta può essere la benvenuta.
Oggi, l'unica cura è la prevenzione.




venerdì 9 ottobre 2015

Alzheimer.


L'Alzheimer non dovrebbe essere chiamato demenza, perché questo termine nel linguaggio comune ha un significato fuorviante.
Essa è una malattia molto seria e gli sfortunati che ne sono affetti, non si meritano di essere etichettati come matti.
Il sintomo più evidente è la memoria che se ne va, piano piano.
Il cervello può essere immaginato come un grattacielo di vetro, tutto illuminato.
Ad un certo punto, le luci iniziano a spegnersi, qua e là, una alla volta, giorno per giorno ; finché dopo anni, rimane buio totale.
E con le luci se ne va, prima la memoria, e poi le funzioni vitali.
E' una malattia fisica, non mentale.
Una malattia di cui i medici non conoscono né le cause, né alcun rimedio.
Sembra che il danno possa essere causato dall'infiammazione e dall'ossidazione, unita alla scarsa circolazione sanguigna a livello cerebrale.
Da qui si dovrebbe partire, per evitare o per prevenire la malattia.

Fanno bene :
1. Dieta ipocalorica, quando necessaria.
3. Maggiore attività fisica.
4. Combattere l'aterosclerosi e fluidificare leggermente il sangue.
5. Controllare flusso sanguigno nelle carotidi.
6. Non abbassare troppo la pressione arteriosa.
7. Non abusare di ansiolitici e medicinali.

Vertigini e acufeni, sensazione di fatica, depressione, mal di testa, (tutte malattie Th1) possono essere (anche) possibili sintomi di Alzheimer.
Le ricerche cominciano a darmi ragione.

Nell’Alzheimer, si verificano accumuli di grandi blocchi di proteine – ha detto Kipnis. - Riteniamo che tali blocchi si accumulino nel cervello a causa del fatto che non vengono rimossi in maniera efficace dal flusso sanguigno”.