venerdì 9 ottobre 2015

Alzheimer.


L'Alzheimer non dovrebbe essere chiamato demenza, perché questo termine nel linguaggio comune ha un significato fuorviante.
Essa è una malattia molto seria e gli sfortunati che ne sono affetti, non si meritano di essere etichettati come matti.
Il sintomo più evidente è la memoria che se ne va, piano piano.
Il cervello può essere immaginato come un grattacielo di vetro, tutto illuminato.
Ad un certo punto, le luci iniziano a spegnersi, qua e là, una alla volta, giorno per giorno ; finché dopo anni, rimane buio totale.
E con le luci se ne va, prima la memoria, e poi le funzioni vitali.
E' una malattia fisica, non mentale.
Una malattia di cui i medici non conoscono né le cause, né alcun rimedio.
Sembra che il danno possa essere causato dall'infiammazione e dall'ossidazione, unita alla scarsa circolazione sanguigna a livello cerebrale.
Da qui si dovrebbe partire, per evitare o per prevenire la malattia.

Fanno bene :
1. Dieta ipocalorica, quando necessaria.
3. Maggiore attività fisica.
4. Combattere l'aterosclerosi e fluidificare leggermente il sangue.
5. Controllare flusso sanguigno nelle carotidi.
6. Non abbassare troppo la pressione arteriosa.
7. Non abusare di ansiolitici e medicinali.

Vertigini e acufeni, sensazione di fatica, depressione, mal di testa, (tutte malattie Th1) possono essere (anche) possibili sintomi di Alzheimer.
Le ricerche cominciano a darmi ragione.

Nell’Alzheimer, si verificano accumuli di grandi blocchi di proteine – ha detto Kipnis. - Riteniamo che tali blocchi si accumulino nel cervello a causa del fatto che non vengono rimossi in maniera efficace dal flusso sanguigno”.

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